venerdì 20 febbraio 2009

bytes anziché banconote

"Il rapinatore digitale del futuro dovrà essere intelligente e la violenza non gli servirà a nulla. Dovrà essere furbo, studiare i meccanismi che regolano i circuiti finanziari della nuova economia di rete, riuscire a individuarne i punti deboli e saperli sfruttare senza dare nell'occhio. E naturalmente dovrà riuscire a sfruttare al meglio le 'smagliature' della tecnica, fare un vero e proprio lavoro da specialista. Il nuovo rapinatore informatico non opera in solitario: ha bisogno di complici per recuperare informazioni e conoscenze tecniche. La violenza scompare completamente dal suo repertorio. Per questo i giuristi non parlano di 'rapina' ma di 'furto'. Il rapinatore online si differenzia dal rapinatore classico non solo per la modalità ma anche per la provenienza. Non sono le difficoltà economiche a spingerlo a rischiare la propria libertà, ma l'avidità, il piacere della sfida, il senso di essere superiore perché possiede le conoscenze tecniche."

Klaus Schönberger (a cura di): La rapina in banca - Storia. Teoria. Pratica.
DeriveApprodi, Roma - 2003
traduzione di Federica Matteoni
pag. 169

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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