"Laureatosi in musica con Elliott Carter e vinta una borsa di studio, nel 1964 Alvin Curran partì per Berlino per andare a studiare accanto ad altri giovani compositori (fra gli altri, Bussotti); ma più irrequieto dei compagni, abbandonò presto l'austero ambiente classico, dirigendo su Roma. E qui piantò le tende, anche se ciò significò adattarsi a suonare nei piano-bar per guadagnarsi da vivere. Nel 1965 fece lega con un manipolo di esiliati (fra cui il pianista Rzewsky) e formò il collettivo Musica Elettronica Viva, dedito non solo all'elettronica, ma anche alla musica dodecafonica e al folk tibetano. Due anni dopo si unì a loro il jazzista Steve Lacy e l'esperienza si dilatò a dismisura, culminando in happening pubblici durante le folli notte romane del '68.
In questo periodo Curran suonava con una tromba rotta e un bidone di benzina. Raccoglieva inoltre registrazioni di rumori naturali: scrosci di fontana, passi. chiassate di bambini."
Piero Scaruffi: Guida all'avanguardia e alla New Age
Arcana editrice, Milano - 1991
pag. 76
catalogazione: libreria di fianco al divano
dedico questo post al mio amico Alvin
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