"La seconda sera, alle dieci, la mia scorta di lana era esaurita. Davanti a me giaceva un coso lungo un metro e mezzo e largo quaranta centimetri, alla cui vista io per prima, come chiunque, mi sono chiesta in preda allo stupore, che cosa mai potesse 'rappresentare'. (La sua vera funzione l'aveva comunque già da tempo assolta.) In quel momento, in cui l'ultimissimo resto di lana era stata trasformato in 'un dritto, un rovescio', quello che mi interessava era solo e soltanto la sconvolgente questione se sarei mai riuscita a procurarmi in tempo una nuova scorta di lana, e che cosa avrei fatto nel caso che il ben noto cesto di gomitoli al supermercato fosse stato saccheggiato da altre sferruzzatrici più leste di me. Mi sono alzata e sono andata a letto."
Claudia Keller: Pappe, pentole e pazzie - Diario di un'emancipazione mancata
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 1992
traduzione di Margherita Belardetti
pag. 87
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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