giovedì 23 aprile 2009

quando soffia il vento

"La signora Saeki mi osserva per qualche istante. Il sorriso è scomparso.
- Immagina un uccello posato su un ramo sottile, - dice. Il ramo ondeggia al vento che soffia forte. E il campo visivo dell'uccello che è lì sopra ondeggia insieme al ramo. Mi segui?
Annuisco.
- Come pensi che possa fare, quell'uccello, a stabilizzare il suo campo visivo?
Scuoto la testa.
- Non lo so.
- Muove anche lui la testa su e giù cercando di sintonizzarsi abilmente con l'ondeggiare del ramo. Prova, in un giorno di vento forte, a osservare bene gli uccelli. Io li vedo spesso da questa finestra. Non pensi che debba essere terribilmente stancante una vita così? Sempre ad agitarsi la testa cercando di adattarsi all'ondeggiare del ramo su cui si è posati?
- Sì, lo penso.
- Ma gli uccelli ci sono abituati. Per loro è una cosa molto naturale, che riescono a fare senza nemmeno esserne consapevoli. Perciò non si stancano quanto noi potremmo immaginare. Però io sono un essere umano, quindi a volte mi prende la stanchezza.
- Anche lei è ferma su qualche ramo?
- In un certo senso, - risponde. - E a volte il vento è molto forte."

Murakami Haruki: Kafka sulla spiaggia
Einaudi, Torino - 2008
traduzione di Giorgio Amitrano
pag. 292

Condividi su Facebook

Nessun commento:

Posta un commento

benvenuti nella nostra biblioteca. Benvenuti due volte se venite accompagnati da un libro!