"Dentro la casa è una stanza e nella stanza è Istanbul,
Dentro la stanza è uno specchio, e nello specchio è Istanbul.
L'uomo ha acceso una sigaretta, ed era fumo di Istanbul,
La donna ha aperto la borsa, e nella borsa era Istanbul.
Il ragazzo ha gettato in mare la lenza, io ho visto
Che ha cominciato a tirarla, e nella lenza era Istanbul.
Che cosa strana è questa, che razza di città.
Nella bottiglia è Istanbul, e sulla tavola è Istanbul.
Se camminiamo, cammina, se ci fermiamo si ferma.
Incredibile: da un lato lei, dall'altro io e in mezzo Istanbul.
L'uomo per una volta provi pure ad amare, ho compreso
Che in qualunque luogo tu vada lì troverai Istanbul."
Dentro la stanza è uno specchio, e nello specchio è Istanbul.
L'uomo ha acceso una sigaretta, ed era fumo di Istanbul,
La donna ha aperto la borsa, e nella borsa era Istanbul.
Il ragazzo ha gettato in mare la lenza, io ho visto
Che ha cominciato a tirarla, e nella lenza era Istanbul.
Che cosa strana è questa, che razza di città.
Nella bottiglia è Istanbul, e sulla tavola è Istanbul.
Se camminiamo, cammina, se ci fermiamo si ferma.
Incredibile: da un lato lei, dall'altro io e in mezzo Istanbul.
L'uomo per una volta provi pure ad amare, ho compreso
Che in qualunque luogo tu vada lì troverai Istanbul."
Ümit Yaşar Oğuzcan: Lettere in cerca di padrone
Quaderni di Turcologia, Roma - 1978
traduzione di Anna Masala
pag. 4
catalogazione: libreria in ingresso
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