"C'è da specificare che dai tempi di Cicerone in poi la Sardegna è sempre stata di qualcun altro fuorché dei sardi. Degli spagnoli, ai quali si ascrive l'aver portato nell'isola una certa qual pomposità rituale, un cattolicesimo integralista, un linguaggio più morbido. O dei francesi, che, dopo averla ben sfruttata, le hanno preferito la Corsica. O dei piemontesi, che vi hanno apportato, nell'ordine: il latifondo, la burocrazia, l'economia di mercato, e che l'hanno quasi completamente disboscata. Quindi degli italiani, che ininterrottamente, a partire dall'unità nazionale, l'hanno usata come serbatoio di carne da guerra.
Ergo, a parlare del carattere dei sardi si corre il rischio di parlare degli effetti del colonialismo..."
Marcello Fois: In Sardegna non c'è il mare
Laterza editore, Bari - 2008
pag. 26
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