"Poiché non c'era dubbio che questo fosse ciò che Shama si aspettava dalla vita: attraversare ogni fase, soddisfare ogni funzione, avere la sua parte di emozioni abituali: gioia per una nascita o un matrimonio, pena durante una malattia o nelle avversità, dolore per una morte. La vita, per essere piena, doveva rispettare questo modello costituito. Dolore e gioia, entrambi ugualmente attesi, erano una cosa sola. Per Shama e le sue sorelle e le donne come loro l'ambizione, se si poteva usare questa parola, era un insieme di negazioni: non essere senza marito, non essere senza figli, non essere una figlia, sorella, moglie, madre, vedova irrispettosa."
Vidiadhar S. Naipaul: Una casa per Mr Biswas
Adelphi, Milano - 2005
traduzione di Franca Cavagnoli
pag. 158
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