lunedì 12 aprile 2010

Pietroburgo

"Dove precisamente abitasse il funzionario che l'aveva invitato purtroppo non possiamo dirlo: la memoria qui ci tradisce e tutto ciò che c'è a Pietroburgo, tutte le vie e le case si sono talmente confuse e mescolate nella nostra testa, che è molto difficile tirarne fuori qualcosa di coerente. Comunque fosse, è però certo che il funzionario abitava nella parte migliore della città, dunque non troppo vicino ad Akàkij Akakièvič. Dapprima Akàkij Akakièvič dovette percorrere certe vie deserte e debolmente illuminate, ma, man mano che si avvicinava alla casa del funzionario, le strade diventavano più vive, più popolate e meglio illuminate. I passanti cominciarono a essere più frequenti, cominciarono a vedersi anche signore ben vestite, gli uomini avevano colletti di castoro, s'incontravano più di rado i vetturini con le loro slitte a sbarre di legno tempestate di chiodini dorati; al contrario, si vedevano di continuo cocchieri con veloci puledri e berretti di velluto color lampone, e slitte laccate con coperte di pelli d'orso; sulla strada passavano al volo con le ruote che stridevano sulla neve, carrozze con la serpa tutta adorna."

Nikolaj V. Gogol': I racconti di Pietroburgo
Aldo Garzanti editore, Milano - 1967
traduzione di Pietro Zveteremich
pag.

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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