mercoledì 14 aprile 2010

come si fabbrica dio

"L'esistenza di popoli atei era una questione spinosa. Ammetterla significava negare che l'idea di Dio fosse universale. Negarla significava dire che allora tutti i popoli hanno una qualche forma di religiosità naturale. Ciò però comportava il pericolo di ridurre anche il contenuto della rivelazione cristiana a una di queste forme di religione naturale. La religione cristiana veniva posta sullo stesso piano delle altre; perdeva la sua posizione privilegiata. Inoltre la questione poneva dei problemi di critica delle fonti. Si trattava cioè di valutare quanto ci si potesse fidare dei resoconti fatti da viaggiatori che erano perlopiù mercanti, soldati, diplomatici, avventurieri, che avevano insomma un rapporto di semplice sfruttamento con le popolazioni dei paesi lontani e ne ignoravano la lingua e i costumi. Più attento era certamente il punto di vista dei missionari (specialmente gesuiti), che risiedevano a lungo nei paesi da evangelizzare e ne imparavano bene le lingue. Ma anche il loro atteggiamento era viziato da pregiudizi connessi appunto con la loro missione.

I missionari, infatti, tendevano a identificare l'idea di Dio, in ogni caso, con quella del Dio cristiano. Certe forme di religiosità come l'animismo erano perciò senz'altro liquidate come superstizioni insignificanti; e i popoli che avevano una immagine del soprannaturale diversa da quella cristiana erano senz'altro dichiarati atei. Voltaire, nella sua Filosofia della storia (cap. XVIII), ricorda la storia del gesuita che, inviato dal papa in Cina per decidere della questione, giunto lì senza sapere una parola di cinese, dichiarava senz'altro che Confucio era ateo. Così, commenta Voltaire, proprio coloro che, in polemica contro i liberi pensatori, sostengono l'impossibilità dell'ateismo, proprio costoro affermano che la più antica nazione civile della terra è una società di atei."

Lia Formigari: La scimmia e le stelle
Da Newton a Darwin la formazione dell'immagine laica e scientifica dell'uomo e del mondo
Editori Riuniti, Roma - 1981
pagg. 93-94

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
Condividi su Facebook

Nessun commento:

Posta un commento

benvenuti nella nostra biblioteca. Benvenuti due volte se venite accompagnati da un libro!