mercoledì 22 ottobre 2008

risultati modesti

"La formazione delle brigate nere fu la retorica risposta alle bande 'rosse' dei partigiani. Le prime brigate si dovevano costituire sulla base della vecchia organizzazione del partito e in pratica portarono alla totale militarizzazione dell'apparato del partito, identificando il comando di brigata con le federazioni locali e dando il controllo dell'intero ingranaggio allo stesso Pavolini. La prima brigata nera mobile, sotto il suo comando, entrò in azione in Piemonte nell'agosto 1944. Parallelamente a questo nuovo organismo militare, si dovevano mettere in azione, sul fronte interno, i cosidetti reparti speciali, ora in addestramento al comando del generale Mischi, designati all'inizio dell'anno come truppe d'urto contro le bande ribelli. Ma di nuovo, in ogni comando, si produsse una confusione totale. Queste truppe dovevano essere agli ordini di Graziani o dei tedeschi o di nessuno dei due?

Alla fine di luglio il generale Mischi emanò ordini per un'operazione di rastrellamento in Piemonte. Come gli scrisse Mussolini: «Sono sicuro che alle parole seguiranno i fatti. Bisogna liberarci di questa odiosissima piaga, col ferro e col fuoco. Non muovetevi da Torino, se non a operazione ultimata». Un mese dopo, però Mussolini scrisse di nuovo a Mischi osservando che nonostante le operazioni contro i partigiani «la situazione non è molto migliorata e anzi in talune zone... è notevolmente peggiorata. Bisogna riconoscere che dopo un mese di attività, i risultati sono modesti e non sono comunque in relazione allo sforzo compiuto e ai programmi iniziali»."


Frederick W. Deakin: Storia della repubblica di Salò
Giulio Einaudi editore, Torino - 1963

traduzione di R. De Felice, F. Golzio e O. Francisci
volume II - pagg. 960-961


catalogazione: libreria in ingresso

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