martedì 14 ottobre 2008

povero Torquato!

"Lettera terza a Maurizio Cataneo - Roma
[...] Onde se al Signor Iddio piacerà di concedermi vita, mi sforzerò di rimuovere da l'animo de gli uomini quell'opinione che per mia sciagura e per altrui malignità credo che sia divolgata. Ma perch'ella non può ora essere in tutto rimossa da me, darò solamente avviso a Vostra Signoria de' disturbi che io ricevo ne lo studiare e ne lo scrivere. Sappia dunque che questi sono di due sorte: umani e diabolici. Gli umani sono grida di uomini, e particolarmente di donne e di fanciulli, e risa piene di scherni, e varie voci d'animali che dagli uomini per inquietudine mia sono agitati, e strepiti di cose inanimate che dalle mani degli uomini sono mosse. I diabolici sono incanti e malìe, e come che degl'incanti non sia assai certo, percioché i topi, de' quali è piena la camera, che a me paiono indemoniati, naturalmente ancora, non solo per arte diabolica, potrebbono far quello strepito che fanno; ed alcuni altri suoni ch'io odo potrebbono ad umano artificio, come a sua cagione, esser recati, nondimeno mi pare d'esser assai certo ch'io sono stato ammaliato. "

Torquato Tasso: Lettere dal manicomio
le nubi Edizioni, Roma - 2005
pag. 71

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