domenica 1 novembre 2009

cacio c'acitu

"Coniglio dell'argentiere (cacio c'acitu)

Leopardi nella tana del coniglio (Stelio Ricciardi)

Come nella tragedia greca l'atto fatale non avviene mai sulla scena, così nelle ricette dell'immaginario non si vedrà mai l'ingrediente protagonista, esso farà sentire la sua presenza solo attraverso il profumo, il sapore, il ricordo, la forma, la finzione e la fantasia.

Si racconta di un argentiere siciliano che essendo andato in disgrazia aveva difficoltà a mantenere lo stesso tenore di vita del glorioso passato. La moglie, donna intelligente e creativa, risolse il problema con un piatto che spandeva nell'aria uno straordinario profumo di coniglio con lo scopo preciso di colpire le narici dei vicini. L'aria si nobilitava di accattivanti e coniglieschi effluvi che toglievano agli interessati più prossimi il dubbio sulla situazione finanziaria del nostro argentiere. Nell'assolata Trinacria il tenore alimentare ha sempre indicato il livello di benessere della famiglia.

Il coniglio è status symbol elevato e anche se finto rassicura i vicini e assicura la cena inducendo col suo profumo al languore che sa di adescamento."

Mariano Pane: L'immaginario è servito
con versi di Stelio Ricciardi
casa editrice Fausto Fiorentino, Napoli - 1995
pag. 117

catalogazione: libreria davanti al computer
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