"Quando mi parve che la signora Poilsoyeux imitasse con sufficiente verosimiglianza lo stato di piacevole ebrezza desiderato da Montencon, aspettai che si alzasse un'altra volta e, rapidissimo, mentre con una mano l'afferravo in vita le agguantai con l'altra la fica: desideravo fotterla, questo è evidente, ma anche incoraggiarla e lavorare un po' la sua gioia perché le fosse poi più facile accogliere un membro più grosso del mio... La rovesciai. Dopo aver preso una noce di burro fresco rimasto sulla tavola, le unsi accuratamente i bordi della fessura--e spinsi."Nicolas Edme Rétif de la Bretonne: L'anti-JustineUgo Guanda editore, Milano - 1980a cura di Ferdinando Brunopag. 97catalogazione: una delle librerie in soggiorno

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