giovedì 18 giugno 2009

invidia e gelosia

"Angéla sa che cos'è l'ideologia, ti ho sentito spiegare dietro la mia maschera d'orso, ma non sa riempire un modulo per il cambio di residenza, i piani di lavoro trimestrale glieli stilavi sempre tu perché Angéla non è in grado di organizzare progetti, né di calcolare percentuali, e il bilancio consuntivo di fine anno avresti dovuto continuare a prepararlo tu, per sempre, anche quando io fossi stata tua moglie da un sacco di tempo. Ridevi e fumavi, avevi il tono di voce di chi parla d'un piccino adorato ma pasticcione. Io assentivo e borbottavo, mi sono infilata un'altra volta le zampe d'orso sulle mani e mentre ti riverivo, inchinandomi fino al pavimento, ringraziandoti con gli arti di peluche stretti sul cuore d'avermi chiesta in moglie, ho pensato: -Ma io voglio proprio che Angéla crolli, cada a pezzi, finisca in polvere, impari a riempire il modulo per il cambio di residenza, a stilare il bilancio consuntivo, a spostare il carbone, a patire la fame, a scappare atterrita, tutto ciò che gli altri esseri umani sanno già, Angéla deve crepare, non voglio vederla mai più. Ogni tanto avresti dovuto continuare ad andare da Angéla, mi hai detto, per controllare che avesse comprato la legna, perché lei è capacissima di scordarsi d'ordinare il combustibile per l'orfanatrofio, senza di te rischierebbe di affrontare l'inverno senza neanche una manciata di carbone in casa. Mi sono tolta la maschera d'orso: in quel momento hai visto la mia faccia, e anche la tua faccia è cambiata. -No, -ti ho detto, mettendomi a sparecchiare la tavola. -Grazie mille, ma no. Ti preferisco come amante."

Magda Szabò: L'altra Eszter
Einaudi, Torino - 2009
traduzione di Bruno Ventavoli
pag. 239

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