"L'inizio inizia con le scarpe. Da bambina non sopporto di stare a piedi nudi e chiedo sempre delle scarpe, le scarpe di chiunque, anche nei giorni più caldi. Mia madre, à minha mãe, è scontenta, è arrabbiata per quelle che chiama le mie arie da signorina. Solo le donnacce portano i tacchi alti. Io sono pericolosa, dice, una selvaggia, però cede e mi lascia portare le scarpe buttate via da qualcuno nella casa della Senhora, a punta, con un tacco rotto e l'altro consumato e una fibbia sopra. Per questo, dice Lina, i miei piedi non servono a niente, saranno sempre troppo morbidi per la vita e non avranno mai la pianta forte, più dura del cuoio, che la vita richiede."
Toni Morrison: Il dono
Frassinelli editore, Milano - 2009
traduzione di Silvia Fornasiero
pag. 2
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