mercoledì 3 marzo 2010

nell'agone del peccato

"Come l'inclinazione al peccato sia sempre utile all'uomo.

Devi sapere che l'inclinazione al peccato è sempre di grande profitto e utilità per l'uomo retto.

Ascolta bene: ecco due uomini. Il primo non è mai sopraffatto da alcuna debolezza, o lo è assai poco; il secondo, al contrario, è per natura soggetto a forti tentazioni. Dalla presenza delle cose esteriori, l'uomo esteriore in lui è portato alla collera, alla vanità, forse alla sensualità, secondo gli incontri che fa, ma nelle sue potenze superiori egli permane costantemente fermo, impassibile; non vuole errare, né cedere alla collera o ad altro peccato; così egli lotta senza tregua contro la sua debolezza, forse per lui naturale - molti uomini sono infatti portati per natura alla collera, all'orgoglio o ad altri difetti -, e non vuole commettere il peccato. Questo secondo uomo deve essere molto più lodato, la sua ricompensa è assai più grande, e la sua virtù più nobile di quella del primo. Infatti la perfezione della virtù si manifesta nell'agone, come dice San Paolo: 'La virtù si compie nella debolezza'."

Meister Eckhart: Dell'uomo nobile
Adelphi, Milano - 1999
traduzione di Marco Vannini
pag. 70

Condividi su Facebook

1 commento:

  1. Fa piacere trovare un libro che spiega l'esperienza che fai ogni giorno.

    RispondiElimina

benvenuti nella nostra biblioteca. Benvenuti due volte se venite accompagnati da un libro!