lunedì 22 marzo 2010

gentiluomo maomettano

"Al capitolo su Farah Aden, il mio servitore somalo, darò un titolo senza pretese: 'Ritratto di gentiluomo'. Oggigiorno la parola 'gentiluomo' viene presa meno sul serio che in passato, o almeno ci sembra che un tempo essa si prendesse un po' troppo sul serio. Ma per l'appunto Farah si prendeva sul serio. Se questa parola può essere intesa come descrizione o definizione di una persona che ha nel sangue il codice d'onore della sua epoca e del suo ambiente, una sorta di istinto - così come il vero giocatore di cricket o di calcio ha nel sangue le regole del gioco, e mai, in nessun caso, potrebbe lanciare la palla sulla testa dell'avversario - allora Farah era il gentiluomo più perfetto che io abbia mai incontrato. Solamente, all'inizio, fu difficile stabilire quale fosse il codice d'onore di un maomettano di nobili natali nella casa di un pioniere europeo."

Karen Blixen: Ombre sull'erba
Adelphi, Milano - 1985
traduzione di Silvia Gariglio
pag. 17


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