domenica 9 novembre 2008

un viaggio impegnativo

"….Lentamente mi accorsi che il cancro era diventato una sorta di scudo dietro il quale mi proteggevo, una difesa contro tutto quel che prima mi aggrediva, una sorta di baluardo contro la banalità del quotidiano, gli impegni sociali, contro il fare conversazione. Col cancro mi ero conquistato il diritto di non sentirmi più in dovere di nulla, di non avere più sensi di colpa. Finalmente ero libero. Totalmente libero. Parrà strano, e a volte pareva stranissimo anche a me, ma ero felice. "Possibile che bisogna proprio avere il cancro per godere della vita?" mi scrisse un vecchio amico inglese. Aveva sentito dire del mio essere scomparso e per e-mail mi aveva chiesto notizie. Gli avevo risposto che quella notizia era il mio scoop e che sì, dal mio punto di vista quello era, se non proprio il più bello, certo il più coinvolgente periodo della mia esistenza. Viaggiare era sempre stato per me un modo di vivere e ora avevo preso la malattia come un altro viaggio: un viaggio involontario, non previsto, per il quale non avevo preparato carte geografiche, per il quale non mi ero in nessun modo preparato, ma che di tutti i viaggi fatti fino ad allora era il più impegnativo, il più intenso. Tutto quello che succedeva mi toccava direttamente. Gli scrissi che godesse di non avere il cancro, ma che, se voleva fare un esercizio interessante, immaginasse per un giorno di averlo e riflettesse su come non solo la vita, ma le persone e le cose che ci stanno attorno improvvisamente appaiono in una luce diversa. Forse una luce più giusta. Nella vecchia Cina molti tenevano in casa la loro bara per ricordarsi della propria mortalità; alcuni ci si mettevano dentro quando dovevano prendere decisioni importanti, come per avere una miglior prospettiva aulla transitorietà del tutto. Perché non fingere per un attimo di essere ammalati, di avere i giorni contati - come in verità si hanno comunque - per rendersi conto di quanto preziosi sono quei giorni?"

Tiziano Terzani: Un altro giro di giostra
Edizioni Longanesi, Milano - 2006
pag. 14


catalogazione: libreria di Giovanna
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1 commento:

  1. Mi piace il ttitolo che tu gli hai dato: proprio un viaggio impegnativo, grazie e a presto giò

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