"L'indomani mattina, come avevamo deciso il giorno prima, andai in avanscoperta a Yong Jing, capoluogo del distretto, dove avrei sondato le possibilità che offriva il reparto di ginecologia dell'ospedale.
Yong Jing, come sicuramente ricorderete, è quel paese così piccolo che quando alla mensa del comune preparano il manzo con le cipolle l'intero paese ne sente l'odore. Su una collina, dietro il campo di pallacanestro del liceo dove avevamo assistito alle proiezioni all'aperto, si trovavano i due edifici del piccolo ospedale. Il primo, riservato alle consultazioni esterne, era ai piedi della collina; su una grande parete dell'atrio campeggiava un immenso ritratto del presidente Mao in uniforme, nell'atto di agitare la mano verso la folla di malati che facevano la fila, tra i quali molti bambini che strillavano e piangevano. Il secondo, situato in cima alla collina, era un edificio a tre piani, senza balconi, di mattoni imbiancati a calce, e serviva unicamente ai ricoveri."
Dai Sije: Balzac e la Piccola Sarta cinese
Adelphi edizioni, Milano - 2001
traduzione di Ena Marchi
pag. 157
catalogazione: nessuna, libro scoperto a casa di Raffaela, la vicina alla quale sto facendo da cat-sitter
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