"Tuttavia si possono verificare quelle situazioni rischiose in cui si perde il controllo. Improvvisamente ci si rende conto che si sta camminando su un piano inclinato, pieno di pericoli sconosciuti. Di fronte al pericolo è tipica la reazione di fuga: il bravo analista, però, anziché scappare affronta il pericolo, ponendosi il compito di risolvere una situazione di cui è deontologicamente responsabile. Un analista capace riesce sempre a imparare qualcosa in tutte le circostanze più avverse. Si possono fare, in questi casi, le scoperte più sconcertanti su se stessi, si può prendere contatto, ad esempio, con una depressione mai riconosciuta o con un narcisismo mai elaborato. Si può scoprire, per contro, di essere delle personalità creative o di avere delle capacità empatiche mai sperimentate prima. Pertanto è evidente che dal confronto tra paziente e terapeuta possano emergere degli aspetti sia positivi che negativi, e dell'uno e dell'altro."
Aldo Carotenuto: La nostalgia della memoria - Il paziente e l'analista
Edizioni Bompiani, Milano - 1988
pagg. 191-192
catalogazione: libreria di fronte al divano
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