"Una volta una bomba si era infilata dritta dentro la colonna di un ascensore. Non si poteva demolire il muro intorno, bisognava scendere da sopra e disinnescare. L'artificiere americano non ne voleva sapere. Mi feci avanti, conoscevo il sistema. Se mi date la paga sua, ci vado. Mi calarono con una corda e feci lo svitamento e l'estrazione. C'era silenzio come quello del nascondiglio. Era inverno ma là si stava al caldo. Stavo incastrato tra la bomba e i cavi dell'ascensore, ma comodo. Avevano sgomberato il palazzo, stavano aspettando me. Mi riposai, era meglio se ci mettevo più tempo, così la facevo sembrare più difficile. Mi sono addormentato e quando mi sono svegliato non capivo dov'ero. Erano passate due ore, ho tirato la corda e mi hanno issato, pianissimo, che tenevo in braccio la spoletta."
Erri De Luca: Il giorno prima della felicità
Feltrinelli, Milano - 2009
pag. 41
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