"Dottore, questa gente è incredibile! Questa gente è incomprensibile! Questi sono i più eminenti produttori e confezionatori di colpevolezza dei nostri tempi! Me la fanno colare di dosso come il grasso da un pollo! - Chiamaci, Alex. Vieni a trovarci, Alex. Alex, tienici informati. Per favore, non allontanarti di nuovo senza avvertirci. L'ultima volta che sei partito senza dircelo, tuo padre stava per telefonare alla polizia. Sai quante volte al giorno ha chiamato senza ottenere risposta? Prova a indovinare. - Mamma - le spiego tra i denti - se muoio sentono il puzzo del cadavere entro settantadue ore, te l'assicuro! - Non parlare così! Dio ci scampi! geme. Oh, e adesso arriva il capolavoro, quello che garantisce il risultato. Del resto cos'altro potrei aspettarmi? Posso domandare l'impossibile a mia madre? - Alex, tirare su il telefono è una cosa così semplice... d'altronde ancora per quanto ti saremo di peso?Dottor Spielvogel, questa è la mia vita, la mia unica vita, e la sto vivendo da protagonista di una barzelletta ebraica! Io sono il figlio di una barzelletta ebraica... solo che non è affatto una barzelletta!"
Philip Roth: Lamento di Portnoy
Einaudi, Torino - 2005
traduzione di Roberto C. Sonaglia
pag. 34
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