"Stavo dicendo... Ma l'immaginazione mi fa sempre perdere la strada di un discorso coerente, articolato, strutturato come la cartella di uno psi del Centro medicosociale, la mia cartella su cui uno stronzo sconosciuto, chi? chi, allora? aveva aggiunto, scarabocchiato a mano, in grosso, molto in grosso, molto molto in grosso!, quando la cartella era già dotata di un'etichetta autoadesiva di buone dimensioni compilata come si deve con un programma di videoscrittura dell'azienda--un software Word 6 o 7, mi pare, caratteri Helvetica, corpo 14, in bold, ho notato, e quindi assolutamente decifrabile, l'etichetta, ne converrete--, con nome, età e indirizzo completo del giovane paziente, minorenne, affetto da disturbi vagali vaghi e da ancora più vaghe turbe caratteriali, minori quanto lui, e passeggere: vedrà, con un quarto di lexomil al giorno, alla sera, la cosa dovrebbe aggiustarsi! sono gli sconquassi della pubertà, ha in sangue caldo questo ragazzino dalla pelle scura che riesce così bene a scuola (e anche tu, lettore, sei paziente se, arrivato qui, non hai girato pagina o lasciato cadere il libro... Mah, vediamo se magari l'ultimo Pennacouly non è un po' più avvincente!"
Paul Smaïl: Ali il Magnifico
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 2002
traduzione di Yasmina Melaouah
pag. 236
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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