"Animale da fuga, intuitivo, emotivo, alogico, il cavallo simboleggia nell'immaginario collettivo la rappresentazione stessa dell'energia vitale e istintuale nella sua più genuina totalità. Privo della logica del predatore (a noi senz'altro più congeniale) egli rivela in modo fisicamente visibile la potenza salvifica e alle volte potenzialmente distruttiva dell'istinto.
Ma non ci cammina a fianco come un cane, non ci attrae in soffusi mondi dorati con la sognante imperturbabilità di un gatto. La nostra relazione con lui si caratterizza attraverso la costruzione di un binomio che lega, seppur in modo provvisorio, due individualità polari allo stesso destino.
È più dell'essere insieme. Cavalcare è un atto di fusione, qualcosa che evoca la necessità tutta umana di integrare i vissuti dell'inconscio con la struttura della personalità cosciente."
Maria Lucia Galli: Il cavallo e l'uomo
Equitare, Iesa Lama (SI) - 2001
pag. 110
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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