L’unità emotiva del racconto si ottiene tramite l’ossessione di ciò che deve sopraggiungere.
Il finale deve avere la virtù di rendere simultanee per lo spirito le immagini che furono successive.
La presenza del finale deve essere ben coperta, ma pulsare con forte risonanza in tutti gli angoli del racconto.
Il finale è un’immagine che fa esplodere il racconto nelle ultime parole, dopo averlo gonfiato poderosamente.
Il racconto è una pelle sotto la quale si sente il battito di un’immagine contenuta.
Il racconto è il mulinello che fanno attorno a una lampada molte farfalle, tutte immerse nella stessa luce.
Rafael Dieste: Preliminari
da: Racconti galeghi
a cura di Danilo Manera
Millelire Stampa Alternativa - 1992
pag. 9
catalogazione: libreria in soggiorno sotto la finestra
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