"Così, nel più amabile dei modi, tutto intorno a Lužin si era prodigato per abbellire il vuoto della sua vita. Si lasciò cullare, viziare e titillare e, con l'anima raggomitolata, accettava la carezzevole vita che da ogni lato lo avviluppava. Il futuro gli si presentava confusamente come un abbraccio silenzioso, destinato a protrarsi senza fine in una beata penombra, transito agli svariati balocchi di questo mondo, i quali capitano dentro un raggio di luce per poi sparire di nuovo, ridendo e beccheggiando. Ma negli inevitabili momenti di solitudine durante il fidanzamento, la sera tardi o presto al mattino, provava una sensazione di strana vacuità, come se il colorito puzzle composto sulla tovaglia avesse rivelato all'interno qualche spazio vuoto dai contorni bizzarri."
Vladimir Nabokov: La difesa di Lužin
Adelphi edizioni, Milano - 2001
traduzione di Gianroberto Scarcia e Ugo Tessitore
pagg. 159-160
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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