"Come sono buffe le cose. L'hotel Mandovi si chiama in questo modo perché è costruito proprio in riva al fiume. Il Mandovi è un fiume ampio, placido, con un lungo estuario orlato di spiagge quasi marine. A sinistra c'è il porto di Panaji, un porto fluviale per piccoli battelli, con chiatte cariche di mercanzie, due pontili sconnessi e una piattaforma arrugginita. E quando io arrivai, come se stesse sbucando dal fiume, proprio dall'orlo della piattaforma, stava sorgendo la luna. Aveva un alone giallo intorno ed era piena e sanguigna. Io pensai: luna rossa, e mi venne istintivamente di fischiare una vecchia canzone. L'idea arrivò come un corto circuito. Pensai a un nome, Roux, e subito quelle parole di Xavier: sono diventato un uccello notturno; e allora tutto mi parve così evidente e perfino stupido, e poi pensai: perché non ci ho pensato prima?"
Antonio Tabucchi: Notturno indiano
Sellerio editore, Palermo - 1984
pag. 90
catalogazione: libreria in ingresso