domenica 20 giugno 2010

la locanda

"Oltre alla posizione vantaggiosa, la locanda in questione aveva numerosi pregi: un'acqua eccellente in due pozzi profondi con le ruote cigolanti e i secchi di ferro alle catene; un ampio cortile circondato da tettoie di legno che poggiavano su grossi pilastri; scorte abbondanti di ottima avena nella cantina; un'isba calda con un'immensa stufa russa dalla quale sporgevano, come spalle di un gigante, lunghe canne fumarie e, infine, due stanzette abbastanza pulite rivestite di una carta rossastra un po' strappata in basso, un divano di legno dipinto, sedie uguali e due vasi di geranio alle finestre che, del resto, non si aprivano mai ed erano scure per la polvere pluriennale. La locanda offriva altre comodità ancora: il maniscalco era vicino, il mulino si trovava praticamente a due passi; infine ci si poteva mangiar bene grazie alla cuoca paffuta e rubiconda che preparava piatti grassi ed appetitosi senza risparmiare sul condimento; la bettola più vicina distava soltanto mezza versta e il tabacco da fiuto venduto dal padrone, anche se mescolato con la cenere, era straordinariamente forte e pizzicava gradevolmente il naso."

Ivan S. Turgenev: Opere 1
Primo amore e altri racconti 1847-1883
Editori Riuniti, Roma - 1988
traduzione di Giuseppina Cavallo
pagg. 95-96

catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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