giovedì 10 giugno 2010

il paesaggio della mente

"Mentre affrettava il passo, si invitò a prestare attenzione a quanto aveva davanti, vale a dire alla natura. Se si guardava senza vedere la passeggiata si riduceva alla solita cosa: alla solita soggettività. Il suo vantaggio, a parte fare del moto, era la possibilità di modificare il paesaggio della mente"

Bernard Malamud: Le vite di Dubin
Minimum fax, Roma - 2009
traduzione di Bruno Oddera e Giovanni Garbellini
pag. 32

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