"La piazza era vuota, buia. Il vento notturno sospingeva un foglio di giornale sulle lastre del selciato.
Sospirò, ridacchiò di nuovo, affondò i pugni nelle tasche dei pantaloni; poi, guardando le stelle che divampavano e impallidivano come gonfiate da giganteschi mantici, scese verso il mare.
E lì sedette sul bordo di pietra del vecchio molo, sopra l'armonioso oscillio lunare delle onde, e restò seduto a lungo così, appoggiato alle braccia protese all'indietro, le gambe penzoloni, la faccia verso il cielo.
Improvvisa come una palpitazione cardiaca passò una stella cadente. Una forte, pura folata di vento gli attraversò i capelli, più chiari della luce notturna."
Vladimir Nabokov: La veneziana e altri racconti
Adelphi edizioni, Milano - 1992
a cura di Serena Vitale
pag. 125
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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