"Ho sempre avuto la sensazione di essere vissuto in altri tempi e in altri luoghi; e che nel mio essere vivessero altre persone. Credo che anche ai miei lettori possa accadere di provare la stessa cosa. Basterà che risalgano col pensiero alla loro fanciullezza, perché la consapevolezza di cui sto parlando, torni loro in mente. Nell'infanzia, non ancora formate né cristallizzate, la nostra identità, e la nostra coscienza, subivano un processo di continua evoluzione e inoltre andavano inevitabilmente soggette a una progressiva dimenticanza."Jack London: Il vagabondo delle stelleAdelphi edizioni, Milano - 2005traduzione di Stefano Manferlottiincipit
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