"25 aprile 1974
È passato oggi a miglior vita Daniele Muscat, mio compagno di leva. Alto e grosso, la barba rossa gli dava riflessi d'oro. Era tenuto per l'uomo più forte della parrocchia. Oltre quarant'anni fa aveva portato la propria bambina con sé nel campo e l'aveva fatta sedere sulla cavedagna. Una biscia sentendo l'odore del latte guizzò sulla creatura e incominciò a leccarle le labbra. Daniele se ne accorse in tempo e, preso dalla rabbia, afferrò il rettile per la testa e per la coda e lo spezzò a metà. Di lui si diceva che el gaveva roto la bissa. Mi raccontano che da ultimo il figlio e la nuora lo battessero perché mangiava, beveva, si sporcava addosso e cioè non moriva."
Fulvio Tomizza: La miglior vita
Editore Rizzoli, Milano - 1977
pag. 275
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