
giovedì 31 dicembre 2009
mercoledì 30 dicembre 2009
je suis comme je suis

Eugenio Scalfari: L'uomo che non credeva in Dio
Einaudi, Torino - 2008
pag. 150
martedì 29 dicembre 2009
la strada sbagliata

Girolamo Arnaldi: L'Italia e i suoi invasori
editori Laterza, Bari - 2002
pag. 184
lunedì 28 dicembre 2009
dentro un corpo

Aldo Carotenuto: Amare Tradire
Bompiani, Milano - 1991
pag. 170
domenica 27 dicembre 2009
forme di vita biroide
Douglas Adams: Guida galattica per gli autostoppisti
Arnoldo Mondadori editore, Milano - 1999
traduzione di Laura Serra
pagg. 147-148
catalogazione: nessuna, libro appena acquistato
sabato 26 dicembre 2009
il Natale di Guareschi

La tonalità, anche nei più comuni scambi verbali, viene portata ad altezze vertiginose e non si parla più, si urla. Ciò è contrario allo stile del «vero signore», ma quando Margherita mi chiede dalla cucina che ore sono, c'è la comodità che io non debbo disturbarmi a rispondere perché l'inquilino del piano di sopra si affaccia alla finestra e urla che sono le sei o le dieci. Margherita, una sera del mese scorso, stava ripassando la tavola pitagorica ad Albertino e Albertino s'era impuntato sul sette per otto. Sette per otto? - cominciò a chiedere Margherita. E, dopo sei volte che Margherita aveva chiesto quanto faceva sette per otto, sentii suonare alla porta di casa. Andai ad aprire e mi trovai davanti il viso congestionato dell'inquilino del quinto piano (io sto al secondo). Cinquantasei! - esclamò con odio l'inquilino del quinto piano.
Rincasando, un giorno del dicembre scorso, la portinaia si sporse dall'uscio della portineria e mi disse sarcastica: È Natale, è Natale è la festa dei bambini - è un emporio generale - di trastulli e zuccherini!
Ecco, - dissi tra me - Margherita deve aver cominciato a insegnare la poesia di Natale ai bambini.
Arrivato davanti alla porta di casa mia, sentii appunto la voce di Margherita:
«È Natale, è Natale - è la festa dei bambini!...».
È la festa dei cretini! -rispose calma la Pasionaria."
Giovanni Guareschi: La favola di Natale
Rizzoli, Milano - 2004
pag. 7
venerdì 25 dicembre 2009
dall'orrido dell'Infernaccio alla ridente alta valle
Alberico Alesi e Maurizio Calibani: Parco Nazionale Monti Sibillini
SER Società Editrice Ricerche, Folignano (AP) - 2009
pag. 94
catalogazione: nessuna, libro appena acquistato
categorie
libri degli ospiti,
opere da consultazione
giovedì 24 dicembre 2009
la maschilità del linguaggio

Ma la questione va molto al di là del rilievo delle caratteristiche grammaticali del linguaggio. La donna, si dice, non parla, 'è parlata'. Oggetto del discorso dell'uomo, 'sesso oggettivato a segno culturale', 'parola delle parole', 'segno o simbolo della comunicazione tra gli uomini, contesto fonte di tutte le parole', la donna, oggetto di divieto della parola nei secoli, è 'segno significante che pone la possibilità di un linguaggio comune attraverso un valore che è identico, e, dunque, comprensibile a tutti.' Nel linguaggio, come nella sessualità, la donna viene definita e costruita in riferimento alla 'legge del medesimo' - dice Irigaray in Speculum, alla logica di un'unica identità (maschile), metro di misurazione da cui la differenza-donna rappresenta solo uno scarto relativo."
Marina Mizzau: Eco e Narciso
Bollati Boringhieri, Torino -1988
pag. 53
mercoledì 23 dicembre 2009
la formula del sentimento d'amore

I segni non sono delle prove, dal momento che chiunque può produrne di falsi o di ambigui. Ecco quindi che, paradossalmente, ripiego sull'onnipotenza del linguaggio: poiché niente rende sicuro il linguaggio, io farò del linguaggio la sola e ultima certezza: non crederò più all'interpretazione. Dal mio altro, accoglierò ogni parola come un segno di verità; e, quando a parlare sarò io, non metterò in dubbio che egli prenda per vero ciò che dirò. Di qui, l'importanza delle dichiarazioni; io voglio incessantemente carpire all'altro la formula del suo sentimento e, da parte mia, incessantemente gli dico che lo amo: niente è lasciato alla suggestione, alla divinazione: perché una cosa sia saputa, bisogna che sia detta; ma anche appena detta, essa è, molto provvisoriamente, vera."
Roland Barthes: Frammenti di un discorso amoroso
Einaudi, Torino - 1979
traduzione di Renzo Guidieri
pag. 187
martedì 22 dicembre 2009
dal Senegal con amore

Ingredienti per 6 persone:
100 gr. di radice di zenzero fresca
1 L di acqua
2 pompelmi
1-2 limoni
zucchero a piacere
Sbucciare e grattugiare la radice di zenzero. Aggiungerla all'acqua e frullarla. Poi filtrare con un colino a maglie fitte.
Al filtrato aggiungere il succo dei pompelmi e dei limoni; zuccherare a piacere, servire ghiacciato."
Variante di Marina: sostituire i pompelmi, per il mio gusto troppo amari, con due aranci. Di zucchero ne servirà pochissimo, solo per stemperare un po' l'aspro del limone. Io addirittura lo ometto.
Aisha Fall: Sapori d'Africa
Bandecchi & Vivaldi editore - 2005
pag. 132
lunedì 21 dicembre 2009
le spoglie di Giacomo

Alessandro Zaccuri: Il signor figlio
Mondadori, Milano - 2007
pag. 197
domenica 20 dicembre 2009
romane al trucco

220
quae nunc nomen habent operosi signa Myronis
pondus iners quondam duraque massa fuit
anulus ut fiat, primo conliditur aurum
quas geritis vestis, sordida lana fuit
cum fieret, lapis asper erat nunc, nobile signum,
nuda Venus madidas exprimit imbre comas.
225
tu quoque dum coleris, nos te dormire putemus
aptius a summa conspiciere manu.
cur mihi nota tuo causa est candoris in ore?
claude forem thalami! Quid rude cogis opus?
multa viros nescire decet pars maxima rerum
230
offendat, si non interiora tegas.
aurea quae splendent ornato signa theatro,
inspice, contemnes brattea ligna tegit
sed neque ad illa licet populo, nisi facta, venire,
nec nisi summotis forma paranda viris.
235
at non pectendos coram praebere capillos,
ut iaceant fusi per tua terga, veto.
illo praecipue ne sis morosa caveto
tempore, nec lapsas saepe resolve comas.
tuta sit ornatrix odi quae sauciat ora
240
unguibus et rapta brachia figit acu.
devovet, ut tangit, dominae caput illa, simulque
plorat in invisas sanguinolenta comas.
quae male crinita est, custodem in limine ponat,
orneturve Bonae semper in aede deae.
245
dictus eram subito cuidam venisse puellae:
turbida perversas induit illa comas.
Quelle che ora hanno il nome di statue dell’operoso Mirone un tempo fu(rono) peso inerte e solida massa, perché diventi anello prima si consuma l’oro, quelle vesti che portate furono lana sporca, ora una splendida statua mentre diventava (statua) era ruvida pietra, Venere spreme l’acqua dalle chiome madide
noi pensiamo che tu dorma mentre anche tu ti agghindi, in maniera più appropriata sarai guardata dopo l’ultima mano. Perché mi è nota la causa del candore del tuo viso? Chiudi la porta del talamo, quale rude lavoro esegui? E meglio che gli uomini ignorino molte cose.
La gran parte delle cose disturberebbe se non coprissi le cose più intime. guarda le statue dorate che splendono nel teatro ornato, non ne terrai conto (tieni presente che) la lamina d’oro copre il legno ma al pubblico non è concesso avvicinarsi ad esse se non (sono) finite né l’aspetto approntato se non sono stati allontanati gli uomini
Ma non proibisco di offrire alla vista i capelli da pettinare perché si allarghino sparsi lungo la tua schiena però soprattutto allora eviterai di essere noiosa e non sciogliere spesso i capelli scomposti. Sia sicura l’ancella che ti veste detesto quella che graffia la faccia con le unghie i visi e trafigge con uno spillone la braccia ghermite.
Quella maledice, mentre lo tocca, il capo della padrona ed insieme piange mentre sanguina, sulle odiate chiome. Quella che è mal fornita di capelli ponga una custode alla porta e si orni sempre nel tempio della dea Bona; ero stato annunciato improvvisamente come arrivato ad una ragazza: turbata si calzò la parrucca al contrario!
Ovidio: Ars amatoria
Einaudi, Torino - 1969
catalogazione: biblioteca di Paola
sabato 19 dicembre 2009
ossa che parlano

Armitage le tese la mano ma lei non la prese subito. Non era sua abitudine stringere la mano alla gente; ora, come sempre, quando cedette voltò la testa dall'altra parte. Lui le tenne la mano a lungo e Mrs. Johnson comprese che le stava tastando le ossa. Aveva sentito dire che così fanno i ciechi, e trattenne il respiro, come per impedire che le sue ossa o la sua pelle rivelassero qualcosa di lei. Ma sentì la propria mano asciutta prender vita e la ritrasse. Fu sorpresa che, al contatto, il nervosismo fosse sparito."
Victor Sawdon Pritchett: Amore cieco
Adelphi, Milano - 1998
traduzione di Paolo Dilonardo
pag. 16
venerdì 18 dicembre 2009
il caso Leroy

Ha visto che avevo rovinato tutto, e stavolta cazzo mi avrebbe ammazzato.
Ma ci sono cose peggiori che finire ammazzati."
Fazi editore, Roma - 2002
traduzione di Martina Testa
pag. 143
giovedì 17 dicembre 2009
24 ore di orrore per Katherine

Pietro Citati: Vita breve di Katherine Mansfield
Rizzoli, Milano - 1980
pag. 64
mercoledì 16 dicembre 2009
dio ne scampi dagli evangelisti!

Joice Carol Oates: Un'educazione sentimentale
edizioni e/o, Roma - 2001
traduzione di Claudia Valeria Letizia
pag. 77
traduzione di Claudia Valeria Letizia
pag. 77
martedì 15 dicembre 2009
com'è bella l'angoscia altrui!

Ottiero Ottieri: L'irrealtà quotidiana
Guanda editore, Parma - 2004-
pg 37
lunedì 14 dicembre 2009
Ernest Renan et Rome

AAVV: La France et l'Italie - Polémiques et dialogues
Université de Caen - 1988
pag. 37
domenica 13 dicembre 2009
la promessa della sera

Amos Oz: Non dire notte
Feltrinelli, Milano - 2007
traduzione di Elena Loewenthal
pag. 7
sabato 12 dicembre 2009
ci stiamo dentro

Armando Gnisci: Il rovescio del gioco
Carucci editore, Roma - 1992
pag. 55
venerdì 11 dicembre 2009
c'est évident

(Patrizia Violi)
Luce Irigaray: Le sexe linguistique
Langages édition Larousse, Paris - 1985
giovedì 10 dicembre 2009
la filosofia dei cèssi secondo Ceronetti

Guido Ceronetti: Pensieri del tè
Adelphi, Milano - 1987
pag. 76
mercoledì 9 dicembre 2009
sottotitolo: "danza obbligata con la morte"

Kurt Vonnegut, jr.: Mattatoio n. 5 o la crociata dei bambini
Oscar Mondadori, Milano - 1989
traduzione di Luigi Brioschi
pag. 37
martedì 8 dicembre 2009
aprite le finestre

Le fedi politiche sbocciavano nel fulgore amico del giovane sole e sotto la feconda pioggia primaverile delle notti miti dolcemente velate."
Joseph Roth: Destra e sinistra
Adelphi, Milano - 1991
traduzione di Elisabetta dell'Anna Ciancia
pag. 111
lunedì 7 dicembre 2009
una saggezza virile
Walter Scott: Il racconto dello specchio misterioso
L'Unità/Theoria, Roma - 1994
traduzione di Daniela Ruotolo
pagg. 34-35
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
domenica 6 dicembre 2009
sabato 5 dicembre 2009
imparare a sfidare i propri limiti
L'apprensione è l'ostacolo maggiore che l'allievo deve affrontare durante l'esecuzione di queste asana. Essendo molto impegnative, è necessario sfruttare al massimo le potenzialità del corpo, ma senza farsi male. È così che si impara a 'sfidare i propri limiti'. In tutte le posizioni presentate nelle pagine che seguono è fondamentale muoversi con attenzione e mantenere la concentrazione."
Kia Meaux: Yoga dinamico
Tecniche Nuove, Milano - 2004
traduzione di Silvia Punzo
pag. 131
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
venerdì 4 dicembre 2009
una pace sfilacciata
Des querelles opposant le Roi à l'Empereur, il ignorait tout. Il savait seulement que la paix vieille de quelques mois s'effilochait déjà comme un vêtement trop longtemps porté. "
Marguerite Yourcenar: L'Œuvre au Noir
Éditions Gallimard, Paris - 1968
pag. 11 (incipit)
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
giovedì 3 dicembre 2009
Alfred si è cacciato nei guai
—Sì. Ruba in negozio. L'ho pescato con le mani nel sacco. Piccole cose come portacipria, dentifricio e rossetti. Roba che può smerciare facilmente,—disse il padrone.
Mentre ascoltava, la signora Higgins di tanto in tanto guardava Alfred annuendo con tristezza e quando Sam Carr ebbe finito, disse gravemente:—È così, Alfred?
—Sì.
—Perché lo fai?
—Mi servono soldi, credo.
—Per cosa?
—Per andarmene in giro con gli altri, credo,—disse Alfred."
Morley Callaghan: Aprile è arrivato
Editoriale La Repubblica, Roma - 1997
traduzione di Giovanna Albio
pagg. 15-16
catalogazione: libreria sotto la finestra
mercoledì 2 dicembre 2009
quello sì che è un cane, credi a me!

«Non andrebbe male!», disse il soldato. «Ma io che cosa dovrò darti, vecchia strega? Perché qualcosa vorrai pure che ti porti, questo è certo.»"
Hans Christian Andersen: Fiabe
Giulio Einaudi editore, Torino - 1954
traduzione di Alda Manghi e Marcella Rinaldi
illustrate da bambini di tutto il mondo
pagg. 3-4
catalogazione: libreria di fronte al divano
categorie
libri degli ospiti,
narrativa del resto del mondo
martedì 1 dicembre 2009
the importance of a good foundation

Kathleen M. Haywood, Catherine F. Lewis: Archery - Steps to success
Leisure Press, Champaign (IL) - 1989
pag. 91
catalogazione: libreria in ingresso
Iscriviti a:
Post (Atom)