"Aratov decise che questa volta avrebbe dormito... Ma una nuova sensazione lo invase. Gli parve che qualcuno fosse ritto nel mezzo della stanza, non lontano da lui e di sentirne quasi il respiro. Si voltò e aprì gli occhi... Ma che cosa sarebbe stato possibile vedere in quella impenetrabile oscurità? Si mise a cercare uno zolfanello sul tavolino da notte... e d'un tratto gli parve che una morbida, silenziosa ventata passasse attraverso la stanza, attraverso lui... e la parola 'sono io!' risonò chiaramente alle sue orecchie..."
Ivàn S. Turgenev: Klara Milič
L'Argonauta, Latina - 1984
traduzione di Giacinta De Dominicis Jorio
pagg. 82-83
catalogazione: libreria in ingresso
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