sabato 10 luglio 2010

la censura è il modo con cui il potere produce il sapere!

"La dialettica della censura è complessa. Da una parte essa gioca sul margine di indeterminazione sempre connesso alle dottrine dei costumi, dall'altro ha bisogno di eleggere una verità canonica in nome della quale poter giustificare i suoi interventi. La verità della censura non è una verità qualunque, una delle innumeri piccole verità locali attraverso cui si producono i saperi e si costruisce la loro storia: la verità della censura è la verità del potere, la verità che il potere di volta in volta promuove ed elegge per fondare la propria legittimazione e giustificare i propri interventi. Il censore non può agire che in nome di una verità, di un sapere sovrano-disciplinare assunto come vero."

Enciclopedia Einaudi / Ateo-Ciclo
Giulio Einaudi editore, Torino - 1977
pag. 873

catalogazione: libreria bianca in soggiorno
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venerdì 9 luglio 2010

ho visto cose che neanche voi immortali...

"Attorno alla grotta cresceva una selva rigogliosa: c'erano l'ontano e il pioppo e il cipresso odoroso. Là avevano i loro nidi uccelli dalle lunghe ali, gufi e sparvieri e cornacchie marine loquaci, che amano vivere lungo le rive del mare. E qui si stendeva vigorosa con i suoi tralci intorno alla grotta profonda la vite domestica: era tutta carica di grappoli. Quattro fontane scorrevano con acqua chiara in fila, vicine l'una all'altra, e andavano in direzioni diverse. E all'ingiro fiorivano morbidi prati di viole e di prezzemolo.

Era uno spettacolo che anche un immortale, a giungere qui, avrebbe guardato con meraviglia e con viva gioia."

Omero: Odissea
Garzanti editore, Milano - 1981
traduzione di Giuseppe Tonna
introduzione di Fausto Codino
pagg. 63-64

catalogazione: stamattina sono state le gatte a scegliere per me: hanno fatto cadere questo volume da chissà quale alto ripiano...
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mercoledì 7 luglio 2010

the only valuable strength!

"In functional training, strength is developed with the intent of improving sport skills, not for the sake of more strength. Size is developed in areas that will benefit from greater size, not for aesthetics. Although many coaches glorify strength and flaunt the one-rep max of their athletes, strength should be judged with the knowledge that the only valuable strength is functional strength. Although many people train for appearance, functional training views improved appearance as a by-product of performance enhancement training."

Michael Boyle: Functional Training for Sports
Human Kinetics, Champaign (IL) - 2004
pag. vii

catalogazione: il comodino del Bip
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martedì 6 luglio 2010

gli effetti della mescalina

"Rose:
I fiori sono facili da dipingere,
difficili le foglie.


L'haiku di Shiki esprime, indirettamente, proprio ciò che sentii allora, l'eccessiva, fin troppo evidente gloria dei fiori, in contrasto al sottile miracolo del loro fogliame.

Uscimmo in strada dove era parcheggiata una grande automobile di un azzurro pallido. Nel vederla, fui improvvisamente assalito da una grande allegria. Quanto compiacimento, quale assurda baldanza sprizzava da quelle superfici protuberanti del più lucido smalto! L'uomo aveva creato l'oggetto a propria somiglianza, o piuttosto a somiglianza del suo preferito personaggio da romanzo. Risi finché le lacrime mi colarono sulle guance.

Rientrammo in casa dove era stato preparato da mangiare. Qualcuno che ancora non si identificava con me stesso si gettò sul cibo con ingordo appetito. Da una notevole distanza e senza molto interesse, io guardai.

Dopo aver mangiato, montammo sulla macchina e ci avviammo per una passeggiata. Gli effetti della mescalina erano già in declino, ma i fiori nel giardino ancora tremavano sull'orlo del soprannaturale, l'albero del pepe e i carrubi lungo il ciglio della strada appartenevano ancora chiaramente a qualche sacra selva."

Aldous Huxley: Letteratura e scienza
casa editrice Il Saggiatore, Milano - 1965
traduzione di Corrado Pavolini
pagg. 324-325

catalogazione: libreria di fronte al divano
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siete avvisati

"Non cercate
di prendere i poeti
perché vi scapperanno
tra le dita."

Alda Merini: Aforismi e magie
Rizzoli editore, Milano - 2009
pag. 49
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lunedì 5 luglio 2010

l'intruso

"Le tre sorelle dalla tela rozza
levano gli occhi sbigottite, poi
che una voce pervade i corridoi
come d'uno che irride o che singhiozza.

'Il vento in casa!' Il vento cresce, cozza,
sibila, mugge come cento buoi.
Ogni sorella pensa ai casi suoi,
l'altra chiamando con la voce mozza.

In breve dai soppalchi al limitare
discacciano il nemico, nell'assedio
invocando a gran voce tutti i Santi.

Ognuna torna poi ad agucchiare,
ed accompagna il ritmo del suo tedio
all'orchestra dei tremoli svettanti."

Guido Gozzano: Le poesie
Aldo Garzanti editore, Milano - 1971
saggio introduttivo di Eugenio Montale
pag. 51

catalogazione: libreria di fianco al divano
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domenica 4 luglio 2010

l'entroterra della Gallura

"Distante dalle spiagge della costa a uso e consumo di milionari azzimati, l'entroterra della Gallura è isolato e decisamente rurale. Furono proprio le terre fertili dell'interno ad attirare le ondate di immigrati corsi che si insediarono qui per coltivare le querce da sughero e i vasti vigneti di Vermentino. Il sughero è da sempre uno dei prodotti principali dell'economia locale e ancora oggi si raccoglie una volta all'anno."

Duncan Garwood: Sardegna
EDT S.r.l., Torino - 2009
pag. 201

catalogazione: libro pronto per partire con noi
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sabato 3 luglio 2010

il contrario del maschio da spiaggia

"Zio era in piena quarantina, piaceva alle donne e sapeva dimostrare che loro piacevano a lui. Zio era il contrario del maschio da spiaggia. Era sobrio, gesti misurati, esatti, un po' più corti, più rappresi di quelli di uno del sud. Sua mamma americana aveva messo un'aria di ovest, di praterie negli occhi chiari, nella fronte schietta e uno scintillio di speroni nel sorriso. Quando rideva si sentiva un galoppo nella gola aperta."

Erri De Luca: Tu, mio
Giangiacomo Feltrinelli editore, Milano - 2003
pag. 29
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venerdì 2 luglio 2010

«Chiunque non legga Cortázar è condannato». Pablo Neruda

"Yo no sé, mira, es terrible cómo llueve. Llueve todo el tiempo, afuera tupido y gris, aquí contra el balcón con goterones cuajados y duros, que hacen plaf y se aplastan como bofetadas uno detrás de otro, qué hastío. Ahora aparece una gotita en lo alto del marco de la ventana; se queda temblequeando contra el cielo que la triza en mil brillos apagados, va creciendo y se tambalea, ya va a caer y no se cae, todavía no se cae. Está prendida con todas las uñas, no quiere caerse y se la ve que se agarra con los dientes, mientras le crece la barriga; ya es una gotaza que cuelga majestuosa, y de pronto zup, ahí va, plaf, deshecha, nada, una viscosidad en el mármol.

Pero las hay que se suicidan y se entregan enseguida, brotan en el marco y ahí mismo se tiran; me parece ver la vibración del salto, sus piernitas desprendiéndose y el grito que las emborracha en esa nada del caer y aniquilarse. Tristes gotas, redondas inocentes gotas. Adiós gotas. Adiós."



"Non so come dire, guarda, è terribile questa pioggia. Piove continuamente, fuori fitto e grigio, qui contro i vetri del balcone a goccioloni grevi e duri, che fanno plaf e si spiaccicano come schiaffi uno dopo l’altro, che noia. Ecco una gocciolina alta sul riquadro della finestra, vibra un attimo contro il cielo che la scheggia in mille luccichii spenti, cresce si ingrossa barcolla, cadrà non cadrà, non è ancora caduta. Si afferra con tutte le unghie, non vuole cadere e si vede che si aggrappa con i denti mentre le si gonfia la pancia, è ormai una gocciolona che pende maestosa e, di colpo, zup giù, plaf, disfatta, niente, una viscosità sul marmo.
Ma ci sono quelle che si suicidano e si abbandonano subito, spuntano sul riquadro e di lì si gettano giù; mi pare di vedere la vibrazione del salto, le loro gambette che si staccano e il grido che le ubriaca nel nulla della caduta e dell’anichilimento. Tristi gocce, rotonde innocenti gocce. Addio gocce. Addio."

Julio
Cortázar: Storie di cronopios e di famas
Giulio Einaudi editore, Torino - 2005
traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini
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giovedì 1 luglio 2010

il rischio sistemico

"Esistono due caratteristiche peculiari che fanno delle banche degli operatori molto speciali. In primo luogo, esse prendono a prestito a breve e prestano a lungo termine. In questo modo, si dà vita a un particolare tipo di rischio, cioè quello di liquidità. Esso è un cosiddetto tail risk, cioè un rischio molto grave che si verifica raramente ma che, quando lo fa, è in grado di provocare effetti devastanti. È molto difficile, se non impossibile, quantificare tali effetti poiché essi non sono che il risultato di moti collettivi di sfiducia e di panico.

In secondo luogo, le banche sono al centro del sistema dei pagamenti. Questo crea una rete che connette le une alle altre le banche che prestano e che prendono a prestito. Il mercato interbancario crea l’interconnessione del rischio: se una banca fallisce, il resto delle banche ne risentiranno. Se si verifica un problema in una banca, esso si diffonderà facilmente nell’intero sistema interbancario come fosse una malattia infettiva. Dunque, è verosimile che nel sistema bancario i rischi siano altamente correlati. Il che contrasta con quanto si verifica nel settore non bancario. Ad esempio, il fallimento di un’azienda automobilistica non potrà che essere una buona notizia per il resto delle aziende del settore, le quali espanderanno la loro produzione e i loro profitti.

Si pensava che l’attività di cartolarizzazione, diventata popolare dagli anni ottanta in poi, avrebbe potuto ridurre il rischio sistemico diffondendo il rischio, altrimenti concentrato in un’unica banca, tra un numero maggiore di istituzioni. Nei fatti, è successo esattamente l’opposto: la cartolarizzazione ha aumentato il rischio sistemico. Ogni volta che una banca del Midwest trasformava i propri mutui immobiliari in asset backed security (titoli con garanzia collaterale) e li trasferiva presso un’altra istituzione bancaria, diciamo ad esempio, tedesca, il grado di interconnessione e di correlazione del rischio sistemico aumentava.
Il fenomeno della cartolarizzazione ha essenzialmente amplificato la criticità connaturata al sistema bancario: quella per cui uno shock che accade in un determinato luogo si trasmette rapidamente al resto del sistema. Di conseguenza, è aumentata la fragilità insita nel sistema bancario."

AAVV: Dopo la crisi: Proposte per un’economia sostenibile
a cura di Andrew Watt, Andreas Botsch e Roberta Carlini
edizioni dell'Asino, Roma - 2010
pagg. 31-32


catalogazione: nessuna, e-book scaricabile qui: http://www.sbilanciamoci.info/Dopo-la-crisi/Scarica-il-libro-4793
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