"Lenehan rimase qualche minuto a guardarli. poi prese a camminare in fretta lungo le catenelle e quindi attraversò obliquamente la strada. Mentre si avvicinava all'angolo di Hume Street sentì nell'aria un profumo molto forte, e scrutò la ragazza con una rapida occhiata ansiosa. Era tutta parata a festa: aveva una gonna gabardine azzurra, stretta alla vita da una cintura di pelle nera con una grossa fibbia d'argento che sembrava comprimerle lo stomaco, stringendole come in una morsa la stoffa leggera della camicetta bianca. Aveva poi un giubbetto nero con i bottoni di madreperla e un boa nero piuttosto malandato. Aveva gualcito accuratamente le pieghe del collarino di tulle, e si era appuntata sul petto un grosso mazzo di fiori rossi, con il gambo all'insù."
James Joyce: Gente di Dublino
Garzanti editore, Milano - 1991
traduzione di Marco Papi e Emilio Tadini
pag. 49
catalogazione: una delle librerie in soggiorno
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